In un territorio famoso per l’arte, per i suggestivi paesaggi e per le cave di marmo, che ha attirato artisti di fama internazionale, nella cittadina di Pietrasanta, hanno sede prestigiose fonderie d’arte, dove si realizzano opere scultoree per artisti contemporanei secondo il procedimento tradizionale della fusione con il metodo della cera persa. Andiamo a conoscere la Fonderia Artistica Mariani, tra arte, design e restauro.
Fonderia Artistica Mariani: l’incantesimo della fusione dei metalli
La Fonderia Artistica Mariani di Pietrasanta (mappa) fu fondata nel 1952 da Claudio Mariani e da piccola officina dove si lavoravano oggetti funerari ed ecclesiastici in bronzo e ottone si è poi arrivati alla produzione artigianale di statue artistiche in bronzo e altri metalli come l’argento, l’alluminio, l’ottone, l’alpacca.
Specializzata nelle fusioni a caldo e con il metodo Shell, grazie al metodo antichissimo della cera persa su ogni oggetto è in grado di riprodurre fedelmente i particolari. Grazie ad un’equipe altamente formata nelle tecniche di ritocco, cesello, assemblaggio, patina, la fonderia ottiene un’elevata qualità del prodotto finito.
Ma cerchiamo di capire meglio che cosa significa lavorare i metalli, questa magica alchimia fatta di progetti, stampi e bellezza. Lo chiedo ad un mastro fusore della Fonderia Artistica Mariani, che mi spiega i processi e durante questa intervista, il suo viso si trasforma. Che cosa accade quando il calore diventa più intenso, il metallo diventa rosso fuoco, si scioglie e cola nello stampo? Dopo un’oretta di chiacchierata con Adolfo Mariani mi è chiaro perché artisti da tutto il mondo cercano queste maestranze toscane, per lavori che vengono svolti solo su commissione e sono a tutti gli effetti pezzi unici.
Quali sono le varie fasi del lavoro?
La prima parte del procedimento è la creazione ed il ritocco della copia in cera fornita dall’artista che può assistere e collaborare nella fase di ritocco delle cere. Queste vengono poi ricoperte con un sottile strato di ceramica che ne copia fedelmente la superficie. La cera viene poi estratta dalla forma mediante un forno e, successivamente, il metallo fuso viene colato all’interno del negativo ceramico e prende così la forma del modello fornito dall’artista. Le varie sezioni in metallo in cui l’opera è divisa, fuoriuscite dalla fusione, vengono ripulite, saldate ed assemblate, sino ad ottenere il risultato estetico desiderato. Infine, la superficie del bronzo viene ossidata con opportune sostanze chimiche, a base di rame o simili, per ottenere il colore o le sfumature cercate.
Che cosa significa lavorare i metalli?
Io mi sono trovato nella storia della mia vita ad occuparmi della Fonderia Artistica Mariani e per noi quello che è interessante è lavorare nell’ambito dell’arte e della scultura. Questo è un lavoro non come il marmo in cui al limite una sola persona può farlo, comporta diverse specializzazioni, è un sistema integrato del lavoro, diverse tipologie di Artigiani collaborano per portare a compimento l’opera. Nel marmo la tecnologia aiuta parecchio, qui no: la tecnologia come la robotica non ci dà nessun aiuto, è tutto prettamente manuale.
Che effetto fa ‘vedere fondere’?
Dal mio punto di vista è sempre una cosa molto bella, c’è qualcosa di ancestrale, risale alla preistoria. Pur conoscendo bene la tecnologia dei metalli rimane sempre un qualcosa di magico, si riesce a far cambiare forma a qualcosa di duro e resistente come i metalli.
Quali sono i metalli più utilizzati?
Qui alla Fonderia Artistica Mariani, Il bronzo sta al primo posto, al secondo il ferro, poi abbiamo il bronzo bianco (che ha il colore dell’argento) e quindi l’alluminio. Abbiamo anche un bronzo color oro che però viene usato di meno.
Come si distingue la ‘qualità’ nell’opera d’arte?
Dipende da molte cose, innanzitutto fare il modello dell’artista come vuole lui senza modificarlo. Questa è la parte più immediata.
Poi c’è tutto l’aspetto tecnologico, l’uso di leghe appropriate di buona qualità anche se più costose che comporta il fatto nel tempo di non avere problemi di corrosione. Questi aspetti sono nascosti ma consentono di soddisfare le esigenze del committente.
Una scultura è una magica alchimia?
Sì, ogni artista ha una maniera diversa di vedere, lavorare, interpretare…un po’ come avere la capacità di parlare tante lingue, noi dobbiamo avere la capacità di tradurre bene un romanzo, non di riscriverlo.
Fate anche restauro?
Se richiesto sì, ma credo che il restauro vero è meglio che sia affidato a esperti, chi parte dal quadro antico fino a sculture più moderne.
Tradizione ma anche tecnologia. Come si fa?
In 65 anni di attività qui alla Fonderia Artistica Mariani abbiamo sempre accompagnato l’artista nella scelta delle migliori tecniche, materiali, patine e finiture, fino all’assemblaggio più idoneo a garantire una spedizione sicura e certificata. Oggi con il ‘distant work control’ è possibile con uno smartphone seguire le varie fasi di lavorazione e, una volta arrivata a destinazione, il nostro personale è a disposizione per l’allestimento in loco dell’opera o, nel caso di opere installate da tempo, per la loro conservazione.
Che effetto fa scrivere la storia dell’arte italiana e internazionale?
Questo per noi è lavoro, un lavoro che dà molte soddisfazioni, essere chiamati a fare cose particolari o vedere le nostre realizzazioni in giro per il mondo dà una grande soddisfazione. Questo comporta essere ogni giorno insieme agli operai perché ogni momento si parla, si discute, si prendono decisioni. Come esportatori abbiamo contatti con ogni parte del mondo; lavoriamo molto con la Danimarca, gli Stati Uniti, i paesi asiatici. La clientela della Fonderia Artistica Mariani è formata da artisti internazionali che vengono qui e trovano anche ottime strutture per l’accoglienza e il soggiorno.
A quale scultura è più affezionato?
L’ultima, quella su cui c’è più attenzione.
Il suo sogno?
Che la Fonderia Artistica Mariani possa proseguire in questo modo con mio figlio che è qui da ormai da più di vent’anni offrendo agli artisti un lavoro di qualità e a tutti i nostri collaboratori una soddisfazione sia economica che morale. Ora stiamo investendo nel creare degli studi per gli artisti dove possono soggiornare e lavorare. Abbiamo anche un progetto di un programma di aiuti per sostenere gli artisti più giovani.
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